Dr Michel MALLARD medico chirurgo specializzato in Fisiologia della Nutrizione
COS’È LA OMOTOSSICOLOGIA ?
Agli inizi degli anni 50, il Dr Hans Heinrich Reckeweg (1905-1985), omeopata, scienziato appassionato e eccellente clinico, affermava : “…un giorno costruirò un ponte tra l’omeopatia e l’allopatia”.
In 60 anni questo ponte è stato realizzato e chiamato “Omotossicologia”, un nuovo modo di concepire la malattia, di studiare il malato, e di curare le patologie.
Omotossicologia Dott. Reckewweg
A cominciare per la definizione della malattia : “le malattie sono l’espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle; ovvero sono l’espressione della lotta che l’organismo compie naturalmente per compensare i danni provocati irreversibilmente dalle tossine”.
Lo stata di malattia si verifica quando gli organi emuntori (reni, fegato, vie biliari, polmoni, pelle, intestino) non riescono più a scaricare correttamente il carico tossico.
I farmaci omotossicologici stimolano la capacità di auto guarigione del paziente attraverso il ripristino delle sue capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche ed emuntori ali.
Al contrario, i farmaci di sintesi tolgono il sintomo, e la malattia prosegue verso la cronicizzazione.
Il genio di Reckeweg si è anche realizzato in un’innovativa visione della farmacologia con la creazione di farmaci omeopatici complessi in diluizione decimale e l’introduzione di nuovi ceppi di nosodi, di organo derivati di suino, di catalizzatori del ciclo di Krebs e di chinoni.
Di fondamentale importanza anche la formulazione dei “preparati composti”, formulati secondo principi di sinergismo, complementarietà e completezza d’azione, caratteristiche che conferiscono a questi farmaci una grande maneggevolezza e linearità prescrittiva e un’elevata efficacia terapeutica, come confermato dai numerosi lavori sperimentali, sia in vitro che in vivo.
In sintesi l’omotossicologia, pur affondando le sue radici nell’omeopatia classica, volge lo sguardo alla moderna fisiopatologia e a questa si rifà in sede di diagnosi, tornando però ad avvalersi di sostanze preparate secondo i canoni della farmacopée omeopatica in sede di terapia.
A partire dalla seconda metà degli anni 80, la ricerca nel campo della fisiologia de della biologia molecolare ha fornito sempre maggiori prove del ruolo fondamentale delle cosiddette “molecole messaggere”, ormoni, neuro peptidi, citochine e fattori di crescita in tutti i processi fisiologici e patologici disegnando nuovi scenari in campo farmacologico.
Nei primi anni 90, in Italia, si è sviluppato la Medicina Fisiologica di Regolazione, utilizzando delle preparazioni di citochine, ormoni, neuro peptidi a bassissimi dosaggi. A bassa concentrazione queste molecole rimangono messaggere senza avere gli effetti collaterali delle alte dosi.