Dr Michel MALLARD medico chirurgo specializzato in Omeopatia
La Floriterapia, messa a punto dal Dott. Edward Bach (1886-1936) in Inghilterra, è un ottimo aiuto per uscire delle problematiche psicoemotive, riconosciuto dall’Organisation Mondiale de la Santé (OMS) dal 1976.
Per Edward Bach, famoso omeopata, la malattia rappresenta l’espressione di un conflitto o di un disordine verificatosi a livello psichico o esistenziale. La sua regola di base era : “Cura la persona e non la malattia”.
Edward Bach nacque a Moseley (frazione di Birmingham) nel West Midlands inglese, il 24/09/1886, da una famiglia di origine gallesi. Era un bambino piuttosto debole, ma molto sensibile. Trascorse la sua gioventù in stretto contatto con la natura dove passeggiava lunghe ore dimostrando una passione per il sapere e una compassione per il prossimo.
A 17 anni, Edward interrompete gli studi per non essere di peso alla famiglia. Andò a lavorare nella fonderia del padre, dove a stretto contatto con gli operai e ascoltando i loro problemi, confermò la vocazione di dedicare la sua vita alla medicina, (come già voleva a 6 anni) o alla teologia. Alla fine si iscrisse alla Facoltà di Medicina di Birmingham, dove si laureò nel 1912. Ottenne poi una specializzazione in Sanità Pubblica a Cambridge.
Dall’inizio della sua attività professionale, nel 1913 come responsabile medico del pronto soccorso dell’Università College Hospital di Londra, poi come responsabile del reparto di chirurgia d’urgenza al National Temperance Hospital, Edward Bach passava ore nei corridori dell’ospedale ad osservare i pazienti con compassione. Infatti, con il suo sviluppato senso dell’osservazione, E. Bach riuscì a capire che nel trattamento di una qualsiasi patologia, la personalità dell’individuo gioca un ruolo molto importante. L’esercizio della professione gli fece capire che l’interesse del medico si deve rivolgere alla persona nel suo insieme psicosomatico e ambientale. Per gravi problemi di salute, E. Bach fu costretto a lasciare il suo incarico di chirurgo, ma la sua volontà gli fece riprendere l’attività clinica e di ricerca nel reparto di batteriologia e di immunologia dell’Ospedale Universitario dal 1915 al 1919, dove si dedicò alle ricerche sui batteri intestinali.
Nel 1916, Bach ebbe una figlia con Kitty Light, con cui aveva una relazione extraconiugale.
Nell’aprile del 1917, sua moglie Gwendoline, morì di difterite, un mese dopo sposò Kitty e nel giugno del 1917, Edward Bach venne operato d’urgenza per emorragia di origine tumorale splenica con metastasi epatiche. I medici gli diedero tre mesi di vita, ma sapendo di avere un tempo limitato a sua disposizione, ancora debole, ritornò nei laboratori dell’ospedale e superò la sua malattia. E. Bach pensò che la sua guarigione fu il risultato della sua devozione per i suoi pazienti e il seguire la sua propria missione della vita, che gli procurarono pace dell’anima e grande gioia interiore. Dopo questa esperienza personale, sostenne che la malattia nasce dal conflitto interiore quando la personalità non vive in armonia con il proprio essere, da interpretarsi come un campanello d’allarme che segnala la necessità di intervenire prima che il sistema di omeostasi organico-emozionale collassi.
Il suo lavoro sulla tossiemia intestinale diventa molto conosciuto. La sua esperienza clinica e la sua sensibilità a identificare la sintomatologia psicho-emotiva, gli fece scoprire che la disbiosi intestinale non era una, ma tante e caratterizzate da stati emotivi e malattie croniche indotti dai specifici ceppi batterici patogeni . Cosi descrisse 7 stati d’animo in relazione ai 7 ceppi batterici.
Bach fu un pioniere, in quanto sosteneva che le percentuali dei microorganismi presenti nei campioni fecali riflettono lo stato di salute del paziente. Esattamente quello che noi oggi chiamiamo analisi del microbioma : l’esame delle feci che, dalla composizione della flora intestinale, indica le probabilità di disturbi infiammatori, metabolici e neuro-emotivi.
Questa scoperta lo portò ad essere batteriologo presso il Royal London Homeopathic Hospital dal 1919 al 1922 , dove i suoi “autovaccini intestinali” (tintura madre dei 7 batteri intestinali) diventarono “nosodi”, in collaborazione con il farmacista discepolo di Samuel Hahnemann, Ernst Louis Armbrecht e sua moglie Charlotte Nelson, che aprirono la prima azienda farmaceutica omeopatica europea della storia, a Londra, denominata Armbrecht, Nelson & Co., (abbreviato A.Nelson & Co.). In pratica, E. Bach entra nella storia del “Nelsons brand”.
Conquistato dalla lettura dell’”Organon”, l’imponente opera fondamentale di Hahnemann, con cui si sente in sintonia.E. Bach applicò il principio di similitudine, e prescrisse i batteri intestinali diluiti e dinamizzati per curare i pazienti che presentavano gli stessi sintomi tali degli ammalati. Edward Bach era particolarmente all’ascolto dei sintomi psichici per la somministrazione del medesimo nosode e riuscì a risolvere centinaia di casi di malattie croniche.
Nel 1922, si trasferì in un laboratorio nel Crescent Park di Londra per proseguire più tranquillamente le sue ricerche, pur continuando a ricevere i pazienti nel suo studio di Harley Street (via dei studi medici più famosi) e nel consultorio di Nottingham Palace per gli indigenti.
Nel 1924, presentò ad un congresso una relazione intitolata “Intestinal toxaemia in its relation to the cancer”, nella quale presentò le relazione tra gli errori di alimentazione, la disbiosi intestinale sorgente di tossiemia e l’apparizione del cancro. Sosteneva che il 25 % dei casi di cancro inoperabili trattati con una dieta composta esclusivamente di frutta, verdura e cereali mostravano un miglioramento temporaneo dei sintomi; dopodiché si potevano aggiungere i nosodi intestinali corrispondenti alla sintomatologia.
Ma, non si accontentò del successo dei suoi 7 nosodi. Volendo scoprire qualcosa in più, si mise a studiare le proprietà e le virtù delle piante.
Nel 1928, osservando le persone durante una festa nel Galles, si rese conto che queste possono essere suddivise in gruppi omogenei psicologici. Da lì, non perse più la convinzione che la malattia è la conseguenza di una disarmonia tra corpo e spirito e che il rimedio deve essere scelto secondo le emozioni negative del paziente. Fu il punto di partenza per cui decise di trovare le proprietà terapeutiche delle piante sulla sfera psico-emotiva. A differenza di Hahnemann, a E. Bach, non piaceva l’idea di usare dei veleni o sostanze tossiche per fabbricare i rimedi. Voleva sostituirli con rimedi di origine vegetale. Individuò diverse piante la cui frequenza energetica era simile a quella dei nosodi, che però non rispettavano il principio della polarità. Le piante trattate omeopaticamente hanno una polarità positiva, mentre quella di suoi nosodi era negativa.
Un giorno di fine settembre del 1928, Edward Bach decise di seguire un impulso che gli suggeriva di recarsi nel Galles. Nella campagna, prima guardava verso ovest, “dove il sole, giallo oro come il fiore del Mimolo, cade nelle profondità andando incontro al rinnovamento” poi si volse verso est “dove la luce del cielo, rosea, come il fiore di Impatiens rinasce”. Raccolse questi due fiori che entrambi non sono di origine britannica. Tornò a Londra con questi due fiori, li preparò con lo stesso metodo utilizzato per i suoi vaccini orali di batteri intestinali, e li sperimentò su di sé, come ogni buon omeopata faceva all’epoca. Così scopri che Mimulus lo aiutava ad affrontare la paura della mondanità e del cambiamento professionale che stava operando, e Impatiens a indirizzare meglio la sua febbre di scoprire subito la medicina che aveva in mente da tempo.
Nello stesso anno, cominciò ad usare anche Clematis.
Queste tre scoperte lui aprirono la via di studio dei rimedi floreali, con i quali pensava di sostituire i suoi 7 nosodi. Comprense che era all’alba di scoprire una medicina completamente nuova.
Contro l’osteggiamento di tutti i suoi collaborati e amici, nella primavera del 1930, E. Bach (chiamato “il secondo Hahnemann”) abbandonò la sua professione di medico e le sue ricerche sui nosodi per dedicarsi esclusivamente alla ricerca delle energie del mondo vegetale. Lasciò Londra dopo aver ceduto il laboratorio, bruciato gli scritti e gettato via il contenuto dei flaconi di vaccino. Si trasferirì nella città balneare di Cromer lungo la costa nord del Norfolk, fino al 1934.
Da quel momento, Edward Bach non pretese più nessun pagamento dai suoi pazienti e visse solo grazie alle donazioni.
Di seguito alla sua osservazione di un campo di fiori bagnati di rugiada, E. Bach pensò che quelle gocce d’acqua erano magnetizzate dall’essenza dei fiori con l’aiuto calorico e energetico del sole. Da qui, nacque il metodo della solarizzazione per la preparazione dei rimedi.
E in questi specifici anni che Bach si rese conto d’avere doti da pranoterapeuta, ma non solo, di guarire inoltre alcune persone con la semplice imposizione delle mani e di ricevere le informazioni attraverso le mani. La sua sensibilità era tale da percepire le proprietà d’una pianta nel suo proprio corpo: gli bastava appoggiare la mano sopra la pianta o di prendere il fiore nella mano. Questa sensibilità si accentuò a tal punto di entrare in risonanza a distanza, con la pianta. Prima di trovare un fiore particolare, Edward Bach provava in modo molto acuto lo stato negativo al quale questo fiore corrispondeva e il dolore nel suo corpo. Allora egli percorreva la campagna e si lasciava condurre fino alla pianta che gli procurava istantaneamente pace e sicurezza. Qualche’ora dopo, i disturbi fisici sparivano.
Nel 1930, E. Bach pubblicò “Some new remedies and their uses”
Nel 1931, E. Bach pubblicò “Heal thyself – An explanation of the real cause and cure of disease”, (“Guarisci te stesso”), studio sulla malattia e le sue cause e sul senso della vita.
Nel 1932, il numero di fiori era arrivato a 12 e E. Bach ne incluse una relazione nel suo libro : “Free Thyself” (Libera te stesso).
Nel 1933, E. Bach pubblicò un altro libro : “The Twelve healers and four helpers” (I 12 guaritori e I 4 aiutanti)
Nel mese di dicembre 1933, durante un violento temporale, una scialuppa a vela di nome “il Sepoy” ,fece naufragio prima di rientrare nel porto di Cromer. Edward Bach assistè dalla sua finestra all’eroico salvataggio del leggendario Henry Blogg e del suo equipaggio. I due pescatori salvati rimasero aggrappati al relitto della chiatta a vela, per due ore. Quando i marinai mezzo annegati furono portati sulla passerella erano in ipotermia e deliranti, con la bava alla bocca. Nel frattempo, Edward Bach andò nella sua cucina e mescolò alcuni rimedi floreali, quindi si precipitò al porto e amministrò al primo uomo salvato un po’ del suo rimedio appena creato. Prima che l’uomo fosse stato spogliato e avvolto in coperte calde, si era già seduto, sano di mente e chiedendo una sigaretta. Da lì, Edward Bach chiamò questa miscela di Star of Bethlehem, Clematis, Cherry Plum, Impatiens e Rock Rose : il Rescue Remedy.
Nel luglio del 1934, E. Bach pubblicò una seconda edizione del precedente libro, aggiungendo altri 4 fiori : “The Twelve Healers and Seven Helpers” (I dodici Guaritori e sette Aiuntanti).
Nel 1934, E. Bach lasciò Cromer e si stabilì nel villaggio di Sotwell, in una casa chiamata Mount Vernon, punto di partenza del “Dr Edward Bach Center” dove furono fabbricati e commercializzati i suoi primi rimedi floreali, fino al 1991, quando i Nelsons ripresero l’imbottigliamento e la distribuzione, a seguito dell’incremento a livello mondiale della richiesta di Bach Original Flowers Remedies.
Entro l’autunno del 1935, E. Bach aveva scoperto altri 19 fiori, oltre alla preparazione attraverso il metodo della bollitura delle piante raccolte. Con un totale di 38 rimedi, Edward Bach annunciò che il suo metodo era completo.
Nell’estate del 1936, iniziò a scrivere la versione definitiva ampliata del suo testo sui fiori di campo, così ama definirli, ovvero “I dodici guaritori e altri rimedi” (di cui la prima edizione era di 1933 : “The Twelve healers and seven helpers” I 12 guaritori e I 7 aiutanti) e preparò la conferenza intitolata “Le erbe guaritrici”, che espose il giorno dei suoi 50 anni.
Fu cosi che Edward Bach determinò 38 fiori che permettono di ricoprire gli stati d’animo negativi da quali l’uomo può soffrire., ma faceva difficoltà a classificare “i nuovi arrivati” dentro la precedente classificazione dei 12 guaritori e 7 aiutanti. In realtà per E. Bach i guaritori sono più di 12,e alcuni rimedi non trovano una naturale collocazione dentro questa classificazione, ma sotto la pressione di suoi editori, il titolo “12 guaritori” è rimasto, facendo referenza ai 12 fiori già conosciuti dei lettori, e a quello fu aggiunto “e altri rimedi” che includono i “7 aiutanti e i nuovi rimedi”.
Alla fine, Edward Bach eliminò completamente la distinzione guaritori/aiutanti e classificò i 38 rimedi in 7 categorie di stato d’animo negativo :
Paura e apprensioni
Incertezza e indecisione
Solitudine
Insufficiente interesse per il presente
Ipersensibilità alle influenze esterne
Scoraggiamento e disperazione
Preoccupazione eccessiva per gli altri
Verso la fine di ottobre le forze cominciarono ad abbandonarlo e quindi passò la consegna ai suoi collaboratori Nora Weeks e Victor Bullen su come proseguire il suo lavoro di fabbricazioni, prescrizioni e conferenze.
Il 27/11/1936, a cinquant’anni, Edward Bach morì nel sonno, in una casa di cura, dove era da poco ricoverato, felice di aver potuto portare a termine la sua missione. La causa della morte fu scompenso cardiaco in sarcoma, recidiva della malattia neoplastica dopo 19 anni.
La sua casa di Mount Vernon è sede di una fondazione in suo onore e di un museo aperto ai visitatori, il Bach Centre.
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ROCK ROSE ( ELIANTEMO, hélianthème, heliantum nummularium) per il panico , il terrore. | |
MIMULUS ( MIMMOLO, muscade, mimulus guttatus) per la paura del buio, del domani, della povertà, della solitudine, del dolore, della malattia, degli altri, di un esame, ecc. |
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CHERRY PLUM ( VISCIOLA, prunier Myrobolan, prunus cerasi fera) per la paura di non controllare gli impulsi di pensieri o atti e distruttori, paura di cadere nella follia. | |
ASPEN ( PIOPPO, tremble, populus tremula) per il timore che succede qualcosa senza sapere perche. |
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RED CHESNUT (CASTAGNO ROSSO, marronnier rouge, aesculus carnea) paura che sia successo qualcosa di grave alle persone amate. |
CERATO (PIOMBAGGINE, plumbago, ceratostigna wilmottiana) cerca sempre il consiglio da altrui perche dubbia della sua capacità di giudizio, cambia spesso idea, tendenzialmente ipocondriaco. |
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SCLERANTHUS (SCLERANTO, alène, scleranthus scleranthus annus) incertezza, indecisione, non arriva a scegliere tra due cose opposte. | |
GENTIAN (GENZIANA, gentiana, gentiana amarella) scettico, dubbia di tutto, tende a bocciare a priori qualunque proposta positiva, perde facilmente il coraggio. |
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GORSE ( GINESTRA, ajonc, ulex europoeus) disperato, pessimista, non sa più che fare perché non riesce più a capire cosa veramente voglie e desidera. | |
HORNBEAM( CARPINO, charme, carpinus betulus) per l’insufficienza di coraggio che porta a domani il compito da fare oggi, perché si sente esausto e demotivato. Può presentare una seria di disturbi : cefalea, sensazioni vertiginosi, scarza attenzione e memoria labile. | ![]() |
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WILD OAT (AVENA SELVATICA, folle- avoine, bromus ramosus) indecisione di chi piacerebbe di fare bene le cose nella sua vita, ma non sa dove iniziare con conseguente frustrazione conoscendo le sua capacità e l’ambizione di rialzarle. |
WATER VIOLET (VIOLETTA ACQUATICA, violette d’eau, hottnia palustris) preferisce l’isolamento, tiene una distanza dagli altri, indipendente, non ama le interferenze, sentimento di superiorità. |
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IMPATIENS ( ERBA BALSAMINA, impatience, impatiens glandulifera) impazienza, irritabilità, tensione emotiva, s‘isola dagli altri, non va in empatia per manca di pazienza, non sopporta il ritardo. | |
HEATHER ( ERICA, bruyère, calluna vulgaris) teme la solitudine ma non riesce ad ascoltare veramente gli alltri, cerca l’attenzione per riempire un vuoto interiore incolmabile che la può portare alla bulimia o al consumo di alcool e droghe. | ![]() |
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CLEMATIS (CLEMATIDE, clématite, clematis vitalba) distrazione, dimentica impegni, rifugio nella fantasia del sogno, indifferenza, con conseguente visione distorta del reale che però non accette di mettere in discussione. | |
HONEYSUCKLE (CAPRIFOGLIO, chévrefeuille, lonicera caprifolium) vive di rimpianti e nostalgie del passato per difficoltà ad affrontare i problemi attuali. | ![]() |
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WILD ROSE (ROSA CANINA, églantine, rosa canina) apatia, rassegnazione, rinuncia passiva, stato di melanconia, sopravive in un stato di indifferenza paralizzante senza avere l’idea di sperare un cambiamento. | |
OLIVE (OLIVO, olive, oliva europea) per la persona vuotata della suo energia, esaurita, quando tutto diventa un sforzo dopo un momento provato. Anche mangiare o prendere sono diventa faticoso. | ![]() ![]() |
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WHITE CHESNUT (CASTAGNO BIANCO, marronnier blanc, aesculus ippocastanum fiori) contro la tortura mentale da pensieri ossessivi di cui non arriviamo a distaccarsi come per esempio alzarsi di notte per controllare più volte gas, acqua, luce e porta. | ![]() |
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MUSTARD (SENAPE,moutarde, sinapis arvensis) accessi di depressione e profonda tristezza senza motivo apparente. | |
CHESNUT BUD (GEMMA DI CASTAGNO, bourgeon de Marronier, aesculus ippocastanum) per la tendenza da ripetere sempre gli stessi errori senza tirarci lezione perché non riesce a focalizzare l’attenzione su qualcosa di specifico. | ![]() |
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AGRIMONY (AGRIMONIA, aigremoine, agrimonia eupatoria) per le sofferenze nascoste dietro una maschera di giovalità. | |
CENTAURY (CENTAUREA, centaurée, centaurium umbellatum) non sa dire no, perché la sua sottomissione risulta dal bisogno di essere contenuto, protetto. | ![]() |
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WALNUT (NOCE, noyer, juglans regia) sensibilità e fragilità in una fase importante di cambiamento nell’esistenza esposta all’influenza degli altri. | |
HOLLY (AGRIFOGLIO, houx, ilex aquifolium) sfiducia, gelosia, odio, rancore, bisogno di vendetta per mancanza di introiezione dell’amore. | ![]() |
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LARCH (LARICE, mélèze, larix decidua) sentimento di inferiorità, non tenta per paura della sconfitta. | |
PINE (PINO, pin sylvestre, pinus sylvestris) senso di colpa, pensa di non fare mai abbastanza bene, può rendersi responsabile degli errori degli altri. | ![]() |
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ELM (OLMO, orme, ulmus procera) capace ma si sente scacciato dall’ampiezza del compito. | |
SWEET CHESNUT (CASTAGNO DOLCE, châtaigner, castanea sativa) disperazione totale, prostrazione mentale, percezione di vuoto assoluto. | ![]() ![]() |
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STAR OF BETHLEHEM (STELLA DI BETLEMME, étoile de Bethlehem, ornitogalum umbellatum) traumi psichici o fisici, passati o recenti che hanno provocato blocchi emotivi che portano spesso delle resistenze inconsce rispetto al camino di guarigione. | |
WILLOW (SALICE, saule, salix vitellina) sentimento di ingiustizia, di vittima, esprime rancore, risentimento, amarezza, ma non accetta di migliorare perché non riesce a collegare ciò che gli accade con il suo comportamento e il suo stato d’animo. La colpa è degli altri, mai di se stessa. | ![]() |
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OAK (QUERCIA, chêne, quercus robur) per la stanchezza del coraggioso che lotta senza riposo fino alla fine. | |
CRAB APPLE (MELO SELVATICO, Pomme sauvage, malus pumila) sentimento di vergogna e di essere sporco, impuro. Non sopporta il disordine. Risente il bisogno di pulirsi e purificarsi. Perché presenta una mancata sintonizzazione con il proprio corpo. | ![]() |
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CHICORY (CICORIA, chicorée sauvage, cichorum intybus) possessivo, egocentrico, per esempio : la super mamma tentacolare che non ha tagliato il cordone ombelicale. Perché soffre di una profonda insoddisfazione psicologica : il sentimento di non essere accettato e di non essere mai stato amato. | |
VERVAIN (VERBENA, vervaine, verbena officinalis) personalità entusiasta, fanatica, dominatrice che ha bisogno di convincere gli altri. Presentano una grande tensione muscolare perché il corpo è all’immagine del comportamento mentale, contratto come per trascinare tutti gli altri dietro di lui. L’esempio tipo è il responsabile di associazione caritativa. | ![]() |
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VINE (VITE, vigne, vitis vinifera) leader despotico, padre intransigente, direttore o capufficio che da gli ordini d’un modo militare senza rispettare le persone. | |
BEECH (FAGGIO, hêtre, fagus sylvatica) arrogante, ipercritico, intollerante verso gli altri come con se stesso, le giudica senza tentativo di comprensione. | ![]() |
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ROCK WATER (ACQUA DI ROCCIA) di eccessivo idealismo, presenta una rigidità delle idee e attitudini verso gli altri come per se stesso, ha bisogno di essere un esempio per orgoglio spirituale, ma senza convincere con la forza. La loro severa autodisciplina prende le sue radici nell’infanzia per sopravvivere per esempio ad una carenza genitoriale. |
I fiori di Bach sono delle frequenze energetiche pure e armoniche che non provocano effetti collaterali. Può ogni tanto prodursi una reazione iniziale di intensificazione passeggera dei sintomi, come lo può fare ugualmente la cura omeopatica.
Le reazioni alla prima ingestione dei fiori di Bach sono individuali.
Ognuno reagisce secondo il suo carattere personale :
Quelli che affrontano gli eventi della vita in modo drammatico possono reagire sotto forma di scatti d’umore o di sogni movimentati, per esempio.
Alcune persone hanno pensieri mai accaduti precedentemente.
Altri arrivano a prendere decisioni nel quotidiano che non erano ancora mai riusciti a prendere.
Le reazioni possono essere lente, tipo apertura e equilibrio progressivo.
Come per tutte le terapie della psiche, i fiori di Bach possono risvegliare le resistenze dell’inconscio a guarire. Si può tradurre da una reazione psicosomatica come cefalea o nausea passeggera o un “atto mancato” come “perdere” il flacone.
Nelle persone anziane con patologie croniche consolidate, occorreranno dai 12 ai 18 mesi di cura prima di osservare una modificazione della personalità o influenze positive sul male cronico.
Quelli che hanno patologie genetiche o patologie non curabili percepiscono un certo conforto nell’ingestione di fiori di Bach (pace interiore e irraggiamento più positivo).
Abbiamo visto delle donne predisposte ad abortire, portare a terme la loro gravidanza dopo la terapia con i fiori di Bach.
L’ingestione di un fiore di Bach che non corrisponde alla stato psico-emotivo della persona, non produrrà effetto, perché non entrerà in risonanza con l’organismo.
La consapevolezza di nostri blocchi facilita la loro liberazione con il fiore di Bach. Per questo motivo, numerosi psicoterapeuti le associano alle loro cure. Il fiore di Bach non trasforma la persona senza la realizzazione cosciente del processo liberatore. Grazie al meccanismo di risonanza biofotonica, il fiore da l’opportunità all’individuo di sbloccarsi, ma il subconscio libererà solo ciò che il soggetto è capace di assimilare al momento.
Non ci sono controindicazioni. I fiori di Bach possono essere prese da tutti : bimbi, adulti, anziani, donne in gravidanza.
Possiamo parlare di controindicazioni che sono piuttosto delle non indicazioni : tutte le situazioni di scompenso o d’urgenze, dove la priorità terapeutica vitale viene prima della floriterapia, tipo rianimazione, cura intensiva, chirurgia.
« La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. È la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato » (Edward Bach)
Dott. Michel Mallard
Medico chirurgo
phone: +393405023405
e-mail: m.mallard@virgilio.it
PEC: michel.mallard@fm.omceo.it
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