Dott. Michel MALLARD medico chirurgo specializzato in Medicina Psicosomatica
La registrazione della variabilità della frequenza cardiaca da preziose informazioni sullo stato neurovegetativo del paziente.
Questa valutazione è fondamentale, perche tutti gli organi sono gestiti dalla bilancia neurovegetative (del Sistema Nervoso Autonomo), di cui le due opposte e complementari sono : il sistema nervoso simpatico e il sistema nervoso parasimpatico (nervo vagale). Il sistema nervoso simpatico accelera la frequenza cardiaca, dilata i bronchi, accelera la frequenza respiratoria che diventa più superficiale, aumenta la pressione arteriosa, costringe le arterie cutanei e i visceri addominali (inibisce la digestione), dilata le arterie muscolari, dilata le pupille (midriasi), aumenta la sudorazione, rilassa la vescica, inibisce la salivazione, inibisce il rilascio dell’insulina e la sua efficacia (insulinoresistenza), aumenta la sensibilità al glucagone, stimola l’orgasmo. I mediatori chimici simpaticotonici sono noradrenaline e adrenalina (secreti dalla midollo surrenale), corticotropina e corticosteroidi. Il sistema nervoso simpatico viene attivato in caso di stress, di pericolo, di allarme, di aggressione emessa o ricevuta.
Al contrario il sistema nervoso parasimpatico rallenta la frequenza cardiaca, costringe i bronchi, dilata le arterie, abbassa la pressione arteriosa, rallenta la frequenza respiratoria che diventa più profonda, rilassa il tono muscolare, contratta la vescica, stimola la lacrimazione, la salivazione e la digestione, stimola il rilascio pancreatico di insulina e di enzimi digestivi, stimola l’eccitazione sessuale. Il mediatore chimico parasimpaticotonico è l’acetilcolina. Il sistema nervoso parasimpatico viene attivato in situazione di riposo, di calma, di sicurezza e di sicurezza quindi in assenza di pericolo e stress.
L’omeostasi dipende della capacità della persona di modificare il suo bilanciamento verso l’uno o l’altro sistema.
- La Variabiltà delle Frequenza Cardiaca (HRV) è un ottimo indicatore obbiettivo del livello di efficienza della regolazione emotiva di fronte agli input interni ed esterni ambientali.
Un’alta variabilità della frequenza cardiaca significa un buon grado di adattamento agli stress interni ed esterni. Al contrario, una bassa variabilità della frequenza cardiaca significa un’insufficiente capacità di adattamento allo stress interno e/o esterno.
I risultati sono visualizzati come ampiezza della variabilità in funzione della frequenza attraverso lo “spettro di potenza” da 0.01 a 0.4 Hz. Gli studi hanno evidenziato tre sotto-bande di frequenze :
- Tra 0.01 Hz e 0.04 Hz “Very Low Frequency” = VLF : In correlazione con l’iperattività del Sistema Nervoso Simpatico e della termoregolazione. Si trova particolarmente in caso di profilo psico-emotivo stressato, preoccupato, teso e di personalità di tipo ossessivo.
- Tra 0.04 Hz e 0.15 Hz “Low Frequency” = LF: In correlazione con l’attività del Sistema Nervoso Simpatico e dei baro recettori arteriosi.
- Tra 0.15 Hz e 0.4 Hz “High Frequency” = HF : In correlazione con l’attività del Sistema Nervoso Parasimpatico o vagale .
Il rapporto LF/HF permette di quantificare l’equilibrio tra i due sistemi simpatico e parasimpatico : un valore alto indica la predominante de sistema simpatico, invece un rapporto <1 indica la prevalenza dell’attività vagale.
In Cardiologia, l’HRV è indicatore di rischi cardio-vascolare : una bassa variabilità della frequenza cardiaca (ipersimpaticotonia e inadeguata attività parasimpatica) è un potente predittore di mortalità in pazienti con malattia coronarica. I soggetti con ictus o con ipertensione arteriosa hanno un HRV molto più basso del gruppo di controllo.
In Psicopatologia, i pazienti depressi mostrano un abbassamento dell’HRV, i pazienti schizofrenici una riduzione dell’attività vagale e i pazienti maniaco-depressi (disturbo bipolare) un abbassamento dell’ HRV e un calo del tono vagale.
I pazienti stressati hanno un abbassamento dell’HRV. L’applicazione dell’HRV coadiuvata alla terapia di rilassamento permette di misurare i progressi di riduzione dei livelli di stress.