Dott Michel MALLARD, medico chirurgo, specializzato in :
Medicina Psicosomatica (Facoltà di Medicina, Bordeaux)
Psicoterapia (CEDPH, Paris)
Come mai, sono divenuto psicoterapeuta ?
Il mio approccio al paziente è stato di tipo Olistico, dal 3° anno dell’Università di Medicina, dove in Francia siamo in contatto con i pazienti tutte le mattine della formazione medica, che sia al letto del paziente, in sala operatoria, in consultorio o in Pronto Soccorso. In parallelo alla Facoltà di Medicina, frequentavo anche la Facoltà di Biologia Umana per essere ricercatore in Medicina nella specialità Fisiologia della Nutrizione (l’approccio per poter curare con gli alimenti senza farmaco mi ha sempre affascinato).
Tra il laboratorio di ricerca e l’attività clinica è la seconda scelta che ha centrato di più la mia attenzione.
Mi piaceva tanto la chirurgia, esperienza indimenticabile maturata in centinaia di ore di aiuto chirurgo, ma ho scelto un’altra strada, quella del medico olistico, dove l’approccio al paziente è a 360° attraverso una relazione paziente-medico a livello umano. Non è stata la più facile, ma sicuramente quella che mi ha dato più soddisfazioni, fino ad oggi. L’ho capito quando ho imparato che le malattie sono multifattoriali.
Le loro cause mischiate possono essere di origine : genetica, infettiva, tossicologica, traumatica, posturale, alimentare, sedentaria, climatica, psicologica, economica e sociale. Tutti fattori che il medico deve seguire e curare, per poter aiutare il paziente a ritrovare il suo stato di salute, o a non perderlo quando si tratta di Medicina Preventiva.
Tra questa evidenza scientifica assimilata durante il mio percorso ospedalo-universitario e la realtà della cura dei pazienti ospedalizzati o seguiti in ambulatorio specializzato ospedaliero, ho constatato un divario enorme, dove il paziente non era considerato nella sua globalità, ma curato secondo la specialità dei medici che incontrava.
Non mi sentivo a mio agio nel praticare la professione di medico come tecnico, dove l’approccio al paziente è necessariamente “a pezzi”, quindi ho deciso di completare la mia formazione universitaria con le medicine chiamate all’epoca prima “alternative”, poi complementari, le quelli hanno in comune l’ascolto sociopsicofisico globale del paziente.
Così, nel 1980, mi sono iscritto ad un corso triennale di agopuntura, durante il mio percorso universitario di studente in Medicina.
Dalla prima sera di questo corso, ho capito che non entravo solo dentro una scuola di agopuntura. Da quella sera, ho capito che la mia vocazione di medico incontrava il suo percorso, che era possibile curare un paziente con un approccio globale.
Da lì si è concretizzato il mio destino di medico olistico, perché d’allora ho capito che era possibile essere medico e non solo tecnico.
Come tanti altri medici, dopo la specializzazione d’Agopuntura conclusa nel 1983 , mi sono specializzato in medicina manuale ed osteopatia nel 1985, e poi in omeopatia nel 1988.
Anche se l’approccio di tipo energetico o omeopatico comporta un anamnesi psicologica, mi sono reso conto dopo anni di pratica, che diversi pazienti non possono fare a meno di un percorso psicoterapeutico. Mi sono iscritto quindi ad un master di Medicina Psicosomatica, nel 1991 all’Università di Medicina di Bordeaux dove la teoria di investigazione sul paziente è quella della Scuola Psicosomatica Francese dell’IPSO di Paris, basata sull’interpretazione psicanalitica Freudiana. In parallelo, ho ripreso con il gruppo di Bordeaux un approccio psicoterapeutico personale in gruppi di ispirazione analitica. Questa preparazione mi ha permesso di fare la diagnosi psicosomatica al paziente, ma non formava alla psicoterapia. Quindi, motivato dal proseguire il lavoro terapeutico con i pazienti investigati al livello psicosomatico, mi sono deciso ad iscrivermi ad una scuola di psicoterapia. Ho avuto la fortuna di trovare una scuola che su base teorica di Psicanalisi Freudiana integrava diversi approcci psicoterapeutici, anche psico-corporei, particolarmente indicati nei pazienti psicosomatici : il CDPH di Parigi, che ho seguito dal 1993 al 1995. Il mio controllo è stato effettuato dal Dr Jean-Michel Fourcade (co-fondatore del CDPH, Presidente dell’”Association Fédérative Française des Organismes de Psychothérapie” (AFFOP) e autore di libri “Les patients-limites : Psychanalyse intégrative et psychothérapie” (I pazienti border-line : psicoanalisi integrativa e psicoterapia) Ed. Érès, 2000, « les bio-scénarios, clés énergétiques du corps et de l’esprit » (i bio-scenari, chiavi energetici del corpo e dello spirito)Ed. Dunod, 2007, “Les personnalités limites” (le personalità border-line) Ed. Eyrolles,2011 .
Ho concluso il mio percorso psicanalitico personale nel 2001.
Come si svolge una seduta di psicoterapia ?
La seduta dura 1 ora. La frequenza è di solito settimanale.
Secondo la diagnosi risultante dell’investigazione psicologica, gli obbiettivi della psicoterapia vanno stabiliti e concordati e la terapia la più idonea viene scelta. Può essere:
di tipo verbale, d’inspirazione psicanalitica, con un colloquio vis a vis col paziente , seduto o sdraiato secondo il caso.
o/e di tipo psicocorporea, più adatta ai casi psicosomatici o per il lavoro sulla problematica arcaica. Le tecniche sono per esempio, il rilassamento di inspirazione psicanalitica, la bioenergetica, il Rolfing, le tecniche di Respiro (ACBT “Active Cycle of Breathing Technique” come per esempio il Rebirthing)
Quando è indicata una psicoterapia ?
La psicoterapia è indicata in caso di squilibri della psiche, qualsiasi le suo origine. Più precisamente, in caso di :
depressione reattiva o essenziale
ansia, angoscia e attacchi di panico
malattie da stress o da burn-out
disturbi del sonno
problemi di coppia
nevrosi isterica
nevrosi fobica
nevrosi ossessiva, disturbi ossessivi compulsivi
traumi psichici (incidente, abuso sessuale, aggressioni, mobbing)
disturbi comportamentali nel bambino e nell’adolescente
disturbi del comportamento alimentare
disturbi della personalità (es. personalità di tipo “border-line”)
disfunzione sessuale
malattia a componente psicosomatica
dipendenze (tabagismo, alcolismo, tossicodipendenza a droghe o farmaci)